RWBY Grimm Eclipse - Recensione Playstation 4

Le avventure di Ruby Rose e compagne continuano su Playstation 4!

di Revil-Rosa

RWBY nasce come serie animata americana dalle forti influenze nipponiche, realizzata dallo stesso studio dietro alcune stagioni di Red Vs Blue e tante altre serie e cortometraggi pubblicati su Machinima. A differenza dei precedenti lavori di Rooster Teeth, focalizzati sulla comicità o sull’intrattenimento fine se stesso, RWBY propone una società contestualizzata nel mondo in cui è posta, popolata da personaggi le cui vicende e azioni andranno a comporre una storia più articolata.
 
RWBY Recensione.jpg

RWBY: Grimm Eclipse è stato pubblicato precedentemente su Steam ed è sbarcato da relativamente poco anche su Playstation 4 in solo formato digitale. Il titolo rappresenta di fatto il primo passo del franchise (e della casa) nel mondo dei videogiochi su console e si pone come un classico action-multiplayer per quattro giocatori.
Varrà la pena addentrarsi nel mondo fantasy-futuristico di Remnant, teatro delle vicende di RWBY?
 

Stando a quanto dice Ozpin, tutto ciò che riguarda il passato di Remnant
è stato dimenticato e le uniche fonti rimaste sono speculazioni
su miti e leggende…


Vi starete chiedendo chi sia Ozpin, ma a quanto pare non è importante, così come non lo sono la storia del mondo, le persone che lo abitano e qualsivoglia altra informazione su eventi passati, visto che il gioco ci butta subito in una missione senza nessuna introduzione. Oltre a non spiegare nulla di Remnant, RWBY: Grimm Eclipse non concede nemmeno un tutorial sui tasti o sulle meccaniche, costringendo quindi il giocatore a scoprire da solo pulsanti, combo, meccaniche generali e funzionalità del proprio personaggio, ma questo aspetto verrà approfondito più avanti.
La storia vede un gruppo di cacciatrici (il giocatore più eventuali compagni reclutati online) viaggiare per spoglie location, più o meno note a chi segue la serie animata, mentre eliminano grimm e investigano su un qualche mistero riguardante la manipolazione di quest’ultimi.
 

Come già detto, le conoscenze base vengono date per scontate, rendendo difficile per i neofiti seguire la scialba storia che si sviluppa, capitolo dopo capitolo, tramite monologhi via cellulare di personaggi noti solo a chi segue la serie tv. Questi, ovviamente senza nessun tipo di presentazione, parleranno esponendo le proprie considerazioni su luoghi o nemici e indicheranno gli obiettivi che il team dovrà completare. Il personaggio scelto risponderà con frasi generiche di default che, per quanto in linea con il carattere delineato nella serie, risulteranno sempre fuori luogo.

Se la storia sarà virtualmente incomprensibile per chi già non conosce RWBY, chi invece segue assiduamente la serie si troverà a proprio agio grazie ad un'esperienza generale che ne ricrea in piccolo le atmosfere tipiche. Nello specifico, questo è dovuto alla presenza dei doppiatori originali, a dialoghi divertenti in linea con quelli dello show e ad una resa grafica che, nel suo essere spoglia, povera e tal volta macchinosa per quanto riguarda i movimenti, risulta coerente con quella della controparte animata. Lo stesso discorso vale per la colonna sonora, piacevole e con tracce prese (o comunque che sembrano uscite) dalla serie, anche se sfortunatamente non sono molte e vengono riciclate in più occasioni. Altra nota riguardo il lato audio, se all’inizio non si regolano le impostazioni è facile che il parlato dei personaggi venga coperto dalla musica dello stage.
 

Il gameplay di RWBY: Grimm Eclipse è semplice e bene o male sufficientemente intuitivo perciò l’assenza di un tutorial iniziale non pesa poi così tanto nell’economia di gioco, tuttavia la sensazione di abbandono che si prova all’avvio del primo livello è tale da farne comunque sentire la mancanza. Il cuore del battle system è dato dalle combo con quadrato e dai colpi caricati con triangolo, a queste poi si aggiungono l’attacco a distanza con R2, l’attacco di squadra con R1 (attivabile solo su nemici storditi) e la mossa Finale eseguibile premendo L1 e R1 insieme dopo che si è riempita l’apposita barra sferrando un sufficiente numero di colpi. Il tasto L2 è riservato ad un inutile reset della telecamera; se avessero dedicato il pulsante ad un qualche tipo di lock su bersaglio, la gestione della telecamera sarebbe stata nettamente più comoda.

Premendo più volte il tasto quadrato si effettuano gli attacchi normali e, dopo un tot di colpi, è possibile premere triangolo per concludere la combo con una mossa speciale; questa, oltre a rompere la difesa, è solitamente caratterizzata da una qualche proprietà che la rende più o meno utile a seconda della situazione. Ogni personaggio ha a sua disposizione circa 3-4 combo speciali: la prima permette di fare un discreto danno senza perdere troppo tempo, le altre variano il loro raggio d’azione o causano problemi di stato ai nemici, a seconda di chi si sta usando. Queste combinazioni saranno disponibili fin da subito e saranno le uniche utilizzabili per tutto il gioco. Le quattro protagoniste restituiscono un feeling sufficientemente diverso grazie agli effetti estetici delle loro mosse e alla differenza di velocità nell’esecuzione di quest’ultime, inoltre, bene o male sono tutte ben bilanciate anche se il ghiaccio di Weiss è indiscutibilmente più utile degli altri perché tiene bloccati i nemici per parecchio tempo. Detto questo, per il genere di sfide che RWBY: Grimm Eclipse offre (soprattutto quando si è offline) si finirà per giocare tutti i personaggi allo stesso modo, portando il gioco a risultare monotono già dopo le prime missioni.
 

La poca varietà degli scontri viene accentuata dal fatto che, sebbene vi sia qualche blando tentativo di proporre elementi diversi da una missione all’altra, alla fine il giocatore verrà sempre chiamato a eliminare orde di nemici tutti uguali con pattern d’attacco limitati e privi di qualsivoglia ispirazione. A rendere più interessante il battle system, si trova una semplice meccanica di counter attivabile premendo cerchio quando compare il tasto sulla testa del nemico: se eseguito al momento giusto l’avversario resterà stordito, altrimenti il personaggio del giocatore farà un movimento a vuoto che lo lascerà alla mercè dei grimm. Questa semplice meccanica diventerà essenziale quando si affronteranno numerosi gruppi di nemici e costringerà il giocatore a tenere gli occhi aperti, in modo da cogliere l’opportunità e non venire sopraffatto. Da notare che il counter è praticamente l’unico elemento, insieme al resuscitare i compagni, che salva il battle system dall’essere un semplice spamming delle poche combo speciali a disposizione.

Oltre alle missioni della storia, il multiplayer propone una modalità Orda che vedrà un gruppo di cacciatori online (fino ad un massimo di 4) combattere fianco a fianco per la difesa di un numero crescente di stazioni. Queste verranno attaccate da 8 a 10 ondate di nemici dalla forza crescente e fin da subito i giocatori dovranno gestire bene i propri movimenti e le proprie risorse (abbattere i grimm in questa modalità, oltre all’esperienza per salire di livello, darà anche dei soldi da spendere per la costruzione di torrette) perché la cpu darà sempre la priorità all’abbattimento delle stazioni e la perdita di anche una sola di queste porterà al game over. Le mappe della modalità Orda sono sostanzialmente tutte uguali e la loro difficoltà richiede più un alto livello del personaggio piuttosto che una buona coordinazione fra i membri del gruppo, per questo risultano insuperabili se prima non si è livellato abbastanza.
 

Detto questo RWBY: Grimm Eclipse risulta decisamente più divertente se giocato in compagnia perché, nonostante il numero dei nemici aumenti un poco, l’avanzamento all’interno delle missioni si fa più rapido e quindi meno pesante. Il rovescio della medaglia nelle partite online si mostra nelle risposte dei grimm agli attacchi, che si fanno meno precise, inoltre gli effetti visivi generati dalle mosse speciali (che già in singolo appaiono un po’ troppo invasivi) in quattro rendono il campo di battaglia confusionario, soprattutto quando questi è di dimensioni ridotte. Per fortuna le mappe possono vantare aree sufficientemente grandi per cui la sensazione di confusione non raggiunge mai livelli eccessivamente fastidiosi, tuttavia quegli stessi grandi spazi porteranno in più occasioni i giocatori a combattere ad una certa distanza fra loro, appianando non poco il senso di cooperazione.

GIUDIZIO FINALE

RWBY: Grimm Eclipse è un gioco pensato per i soli fan dell’omonima serie. Loro saranno in grado di apprezzare la storia, le ambientazioni e i personaggi, passando sopra alla povertà di contenuti e alla mediocrità del gameplay perché avranno modo di impersonare i loro personaggi preferiti in un contesto coerente con quello in cui sono stati creati. Tutti gli altri difficilmente riusciranno a godersi un titolo che non si degna nemmeno di introdurli al mondo e che offre un gameplay sì funzionale, ma allo stesso tempo privo di qualsivoglia elemento capace di differenziarlo da altri esponenti del genere.


Versione originale della notizia